Suffolk UK, weekend lungo tra campagna e tanto vero cibo da pub
Un weekend lungo nel Suffolk per visitare la vera campagna inglese che vediamo nei film.
“Amici vado in Inghilterra!”
“Bello divertiti a Londra!”
Succede sempre così, la prima cosa che pensiamo non è mai la vera Inghilterra di provincia, siamo soliti a pensare solo alla capitale con tutti i suoi monumenti e locali. Noi per il ponte del due giugno abbiamo deciso di passare un weekend lungo da Lidia un’amica che ha deciso di abbandonare Milano per andare a vivere in campagna – proprio come cantò a Sanremo Toto Cotugno – e raggiungere l’altra metà del suo cuore Leigh.
Lidia e Leigh abitano in un piccolo villaggio vicino a Bury St. Edmunds nel cuore del Suffolk, una regione che si trova a nord-est della capitale Londra e vanta un territorio prevalentemente pianeggiante con qualche collina dolce qua e là. E’ una regione fatta di prati verdi, di enormi campi coltivati, di villaggi con le tipiche case harrypottiane e giardini molto curati e se lo visitate alla fine della primavera i vostri occhi vedranno tantissimi fiori di ogni dimensione e colore.
In questo articolo:
- Come raggiungere Bury St. Edmunds?
- Giorno 1: il mercato e le bellezze di Bury St. Edmunds
- Giorno 2: in bicicletta tra villaggi e la campagna
- Giorno 3: oltrepassare i confini del Suffolk per visitare Cambridge
Come raggiungere il Suffolk e Bury St. Edmunds?
L’aeroporto più vicino è quello di London Stansted.
Raggiungere Bury St. Edmunds dall’aeroporto è molto semplice ma necessita di un cambio di treno a Cambridge e in tutto ci vogliono circa 1 ora e venti minuti di viaggio. Noi siamo arrivati in città all’ora di cena e abbiamo trovato proprio nelle immediate vicinanze della stazione il pub Station Steakhouse un locale dal look che pare di recente ammodernamento – ma con lo stile british – con un giardino che in questa stagione, alla fine della primavera, è rigoglioso e pieno di fiori di glicine giallo. Abbiamo mangiato un hamburger tipico, il piatto forte del menu con onion rings e patatine a parte e sorseggiato dell’ottimo sidro di mele.

Giorno 1: il mercato e le bellezze di Bury St. Edmunds
Il primo vero giorno di questo weekend lungo l’abbiamo trascorso gironzolando per le vie di Bury St. Edmunds. Se pianificate bene il vostro itinerario fate in modo di capitarci di mercoledì o sabato perché nel centro si tiene il mercato dove potrete trovare un po’ di tutto dalle bancarelle che vendono frutta e verdura nelle cup (in pratica compri il contenuto dei cestini così la spesa è più veloce) agli attrezzi e accessori di cucina tipici e non. Noi per esempio proprio in questo mercato ci siamo comprati il piatto smaltato tipico per le pie che vedrete in azione nella prossima ricetta.
Tra un banchetto e l’altro fatevi venire parecchia fame per andare a mangiare una vera jacket potato ripiena con tantissime cose al Wilcrost Bistro Cafe. Nel menu ci descrivono queste patate ripiene come giganti ed effettivamente quando ce le portano lo sono eccome!

Dopo questo pranzo “leggero leggero” e prima di rilassarci agli Abbey Gardens una passeggiatina digestiva tra le vie della cittadina sono d’obbligo.
Abbey Gardens è un parco/giardino molto ben tenuto e curato dove potersi svagare, guardare e parlare agli uccelli colorati nelle voliere, dare da mangiare agli scoiattoli che anche qui ci sono e zompettano incuriositi dalle briciole dei turisti. La cosa che più mi è piaciuta sono stati i diversi angolini verdi posizionati qua e là. Nel parco troverete infatti un piccolo giardino di rose e un orticello con tante specie di piante aromatiche ed officinali.
A fianco del parco si trova la Cattedrale di culto Anglicano ed entrando verrete colpiti subito da una cosa, la luce. In tutte le chiese che ho visitato da questa a quelle dei villaggi più piccoli ho notato che all’interno la luce deve entrare grazie ad ampie e spesso colorate finestre. A noi italiani questo sembra strano perché è vero che anche le nostre chiese hanno le finestre ma non appena entriamo veniamo colti da un senso di cupezza che qui non si respira.

Per la cena vi consiglio di spostarvi nel vicino villaggio Thurston dove troverete il pub The Fox & Hounds posizionato sempre vicino alla stazione dei treni regionali. Il locale è molto importante nella zona perché vincitore di innumerevoli premi del settore. Oltre ai fiumi di birra e sidro la cucina offre una selezione di piatti tipici inglesi, quelli rustici anche da vedere come il mio chicken, ham & mushroom pie, una sorta di spezzatino di pollo, funghi e prosciutto affumicato avvolto da una salsa cremosissima e coperto da uno scrigno di pasta sfoglia. Come contorno ovviamente le patatine fritte che ormai capisco che non possono davvero mancare in un piatto da pub!
Giorno 2: in bicicletta tra villaggi e la campagna
Il secondo giorno abbiamo preso delle biciclette e ci siamo fatti guidare nelle stradine inglesi dai nostri amici per raggiungere i villaggi vicini a Thurston, dove avevamo alloggio. Se è la prima volta che girate in bicicletta ricordatevi che si guida a sinistra” ma dopo qualche metro ci si prende davvero l’abitudine.
Abbandonato il piccolo villaggio di Thurston pedalando ci siamo diretti nel vicino Ixworth passando per piccole stradine di campagna vicino a campi coltivati, boschi e allevamenti di maiali felici e liberi all’aperto. A Ixworth vuoi che non ci sia un pub da provare? Non potevamo di certo abbandonare la nostra missione di provare tutto il vero cibo da pub inglese. Il The Pickerel Inn come molti pub la domenica è solito cambiare il menu ridimensionandolo e proponendo i piatti delle feste: il Sunday Roast, un arrosto di carne accompagnato da tipiche verdure (patate, carote e parnsnip) e lo Yorkshire pudding da ricoprire e ammorbidire con speciali salse di carne al vino o birra.

Abbandonato il pub ritornando sulla strada principale ci siamo fermati per visitare la chiesa del villaggio fatta interamente in una scura pietra locale. All’interno troviamo anche qui molta luce e nel giardino esterno un antico cimitero. In questa chiesa c’è un sacerdote donna, una signora di mezza età con i capelli corti e biondi e abbigliamento decisamente da domenica di relax.
Accanto a Ixworth, esattamente al di là della grande strada che lo costeggia si trova un mulino ad acqua ancora funzionante e visitabile con bar e giardino sul retro per poter sorgeggiare un te e prendere una fetta delle torte che producono giornalmente. Un luogo rustico ma vero. Quanti di noi da piccoli hanno giocato a prendere il te con le amiche, beh in questo giardino i vostri sogni potrebbero diventare realtà!

Sulla strada del ritorno troverete davanti ad alcune villette dei banchetti che vendono piante, il tutto avviene in modalità autogestione. I proprietari espongono le piante e ci mettono una targhetta con il prezzo e il cliente in totale autonomia prenderà ciò che vuole mettendo i soldi in apposite cassette.

Giorno 3: oltrepassare i confini del Suffolk e visitare Cambridge
Qui è usanza prendere la propria bicicletta, caricarla sul treno senza sovrapprezzo e dirigersi in città e paesi vicini. Per raggiungere Cambridge ci sono dei treni regionali che collegano Ipswich sul versante della costa del mare del Nord a Cambridge passando per Bury St. Edmunds. Il biglietto di fa direttamente sul treno.
Arrivati a Cambridge dopo aver passato due giorni di relax verrete un po’ presi “a ceffoni” dai molti turisti che incontrerete, non ci sarete già più abituati. Le bellezze della città sono molte a partire dalle più evidenti, i numerosi e imponenti palazzi accademici con stemmi spari ovunque ma dovendo visitarla in un giorno solamente ci siamo accontentati di legare al palo la bicicletta e di camminare per le sue strade ammirando quante più cose possibile.

Prima di partire non potete non prendere un piatto di fish and chips che in molti si ricorderanno di averlo pronunciato troppe volte durante le interrogazioni di inglese a scuola. Si tratta di merluzzo impastellato e fritto accompagnato da patatine. Non immaginatevi i pezzetti miseri di pesce come i bastoncini del capitano, qui ti servono un trancio di merluzzo con la pelle, la carne è morbida e saporita e ben ci sta con le patatine e la salsa tartara che come mi insegna un inglese doc come Leigh si usa solamente per il pesce!
