Quando assaggi i veri pici all’aglione te lo ricordi perché li mangi con un po’ di paura che ti possano rimanere sullo stomaco… e invece no! E’ un piatto originario della Val di Chiana, in Toscana e si fa con l’aglione, un aglio gigante che non avendo in sè quella sostanza fastidiosa, risulta perfettamente digeribile.
Lo sbaglio che si fa in genere – e che ho fatto anche io svariate volte – è quello di preparare questo sughetto usando l’aglio comune che usato in grandi quantità risulta ai più indigesto. Il vero aglione ha la forma dell’aglio comune ma come vedete in foto è proprio gigante!
Oltre ai pici serviti con il sugo all’aglione, di cui stiamo parlando in questo articolo esistono altri due modi molto rappresentativi e tradizionali per servirli. I pici all’acciugata che sono conditi con una salsa super veloce che si prepara facendo rosolare nell’olio dell’aglio, peperoncino e qualche filetto di acciuga e i pici con le briciole che sono a base di pane toscano (quello senza sale) raffermo e frullato poi fatto tostare in padella con olio, aglio e peperoncino.
Tutti e tre questi condimenti sono di sicuro molto semplici, si basano su pochi ingredienti poco costosi che difficilmente mancano nelle dispense di casa.
Per 4 persone
Versate sul piano di lavoro la farina e ricavate un buco al centro dove verserete il cucchiaio di olio e a poco a poco l'acqua. A volte ne servirà poca di più e a volte poca di meno, dipende dal tipo di farina scelto e dall'umidità presente nell'aria.
Lavorate la pasta fino ad ottenere un panetto liscio e non più appiccicoso. Fate riposare per almeno mezzora coperto da un foglio di pellicola.
Una volta riposata, prendete la pasta e stendetela con il mattarello sul piano di lavoro leggermente infarinato per evitare che si attacchi.
Stendetela fino a uno spessore di un centimetro o poco più poi con un coltello affilato tagliate tante striscioline che andrete ad arrotolate sotto alle mani per allungarli e conferire la classica forma dei pici.