I galani di carnevale è un dolce tipico che in ogni parte di Italia si chiama in modo diverso. A Verona, in Veneto si chiamano galani ma come vedremo più avanti nel post possono chiamarsi anche chiacchiere, crostoli e bugie.
I galani (assieme alle frittelle) sono il simbolo del periodo di carnevale. In casa mia non si facevano mai perché mia madre odiava friggere per non inondare tutta casa con l’odore del fritto. Era la vicina che me li portava, ogni anno. Bussava alla nostra porta con un piattino in mano pieno di galani appena fritti, una gentilezza preziosissima.
Ora che decido io i galani me li faccio spalancando le finestre e lasciando entrare l’allegria di questo periodo, perché il fritto questo è. Questa che segue è la mia ricetta di casa che rende esplicite le mie origine venete grazie all’uso della grappa. In altre regioni italiane spesso viene accompagnata anche da vino bianco.
Galani: a Verona, Padova e Venezia
Ho fatto un sondaggio sul mio profilo Instagram per sapere il nome di questi dolci in giro per l’Italia e il risultato è molto interessante e divertente.
Chiacchiere è il nome più comune per questo dolce, lo troviamo infatti in maggior parte nel sud dell’Italia ma anche in altre parti di regioni italiane.
Bugie in Liguria e Piemonte
Frappe nel Lazio e a Roma
Sfrappe nelle Marche
Sfrappole a Bologna
Cenci a Firenze e in tutta la Toscana
Scrivetemelo nei commenti indicando anche la città così aggiorniamo insieme questo bell’elenco goloso!
Per iniziare la preparazione dei galani di carnevale iniziamo ad impastare tutti gli ingredienti nella planetaria con il gancio a K. Oppure a mano: disponete la farina su di una spianatoia di legno e create un buco al centro dove metterete il burro a pezzetti, lo zucchero, i tuorli e l'uovo intero, la grappa e se lo volete un po' di estratto di vaniglia. Quest'ultimo ingrediente è facoltativo. Lavorate l'impasto fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Chiudete l'impasto in un foglio di pellicola e fate riposare per almeno 30 minuti.
Con l'aiuto di una nonna papera o macchina per stendere la pasta stendete l'impasto dei galani in strisce sottili. Io mi sono fermato al terzultimo buco disponibile della mia macchina per la pasta. Pareggiate i bordi con una rotella da pasta poi tagliate tanti rettangoli e praticate un taglio centrale senza arrivare ai bordi.
Versate abbondante olio di arachidi in un tegame per la frittura. Accendete il fuoco e portate l'olio alla temperatura di 170-180°, potete aiutarvi con un termometro da cucina. Friggete pochi galani alla volta per un paio di minuti girandoli e fino a doratura. Fateli quindi asciugare su un foglio di carta da cucina e poi passate ogni galano in un piatto con lo zucchero semolato per rifinirli.